Recensione Alla tua scoperta di Scarlett Edwards

Trama

  • Il contratto

Quando mi sveglio in una stanza oscura ed estranea, non so che cosa mi attende nell’ombra. La mia fantasia produce demoni del peggior tipo.
La realtà è molto peggio:
Un collare senza guinzaglio. Una prigione senza muri. E una vita spogliata di significato.
Mi ha esibito un ripugnante contratto e mi ha chiesto di firmare. Delinea i termini della mia servitù. L’unica informazione che posseggo sul mio aguzzino è una sigla con due piccole lettere in fondo:
J.S.
Munita soltanto dei miei ricordi, devo fare qualunque cosa per evitare di rimanere intrappolata nei suoi giochi mentali contorti. In fondo, però, tutto si riduce a una sola scelta:
Resistere e morire.
Oppure sottomettermi e consegnargli la mia vita.

  1. Il contratto (Alla tua scoperta #1)
  2. Sottomissione (Alla tua scoperta #2)
  3. Resistenza (Alla tua scoperta #3)
  4. Castigo (Alla Tua scoperta #4)
  5. Confessioni (Alla tua scoperta #5)
  6. Liberazione (Alla tua scoperta #6) 
  7. Rinascita (Alla tua scoperta #7)
  8. Redenzione (Alla tua scoperta #8)
  9. Possibilità (Alla tua scoperta #9)

Recensione

Alla tua scoperta di Scarlett Edwards

Alla tua scoperta è composto da 10 libri brevi: Contratto, Sottomissione, Resistenza, Castigo, Confessioni, Liberazione, Resurrezione, Redenzione, Possibilità e Il Finale. All’inizio vi ho messo solo la trama del primo libro, le altre trame le metto in fondo all’articolo in modo da non anticiparvi niente se non volete. Non vi aspettate assolutamente una storia d’amore! No e poi no! Anzi, è totalmente il contrario.

Lilly è una ragazza come tante, ottima studentessa a Yale, pochi amici, un’infanzia complicata da una madre alcolizzata, un futuro che si sta costruendo con le unghie e con i denti ed è proprio per questo che non ci pensa due volte ad accettare una proposta di lavoro molto prestigiosa in un’altra città che la obbliga a lasciare Yale, ma che la introduce proprio nel campo del marketing al quale aspira da tutta la vita. Ma le cose non sono così semplici e si ritroverà sequestrata da uno degli uomini più potenti d’America. Cosa vuole da lei? Perché la tiene prigioniera? Che cosa si aspetta che faccia? A tutte queste domande risponderà piano piano nel corso dei sette libri dopo essersi svegliata in una stanza vuota, al buio, senza cibo e con l’unica presenza di un contratto che la vincola al potente Jeremy Stoneheart come suo giocattolo personale per i successivi cinque anni. Alla tua scoperta mi ha lasciata decisamente senza parole. Le scene di stupri e violenza psicologica sono descritte in maniera talmente dettagliata che mi hanno laScarlett Edwards. Alla tua scopertasciata scombussolata; il fatto che sia scritto in prima persona da Lilly accentua questo senso di oppressione e paura che prova la protagonista stessa. Mi sono immediatamente immedesimata nella Lilly forte che cerca di ragionare e di tirare fuori il suo coraggio affrontando razionalmente la situazione e proprio per questo sto leggendo questa serie tutta d’un fiato. Ripeto, ci sono delle scene veramente crude e non adatte a tutti, però il libro è così coinvolgente e così scritto bene che lo consiglio assolutamente.

NOTA: ho finito di leggere ora il sesto libro e ho deciso di dividere la mia recensione in due parti. Quella che ho scritto qua sopra si riferisce più che altro ai primi cinque libri in cui Lilly è alle prese con gli scatti d’ira e lo squilibrio mentale di Stoneheart che la maltratta sia fisicamente che mentalmente. A parte il quinto libro, la storia si svolge esclusivamente all’interno della villa con le uniche interazioni tra Lilly, il suo carceriere e i domestici e anche se in Confessioni il romanzo si svolge all’esterno della casa, le dinamiche tra i personaggi rimangono comunque le stesse a differenza degli ultimi due capitoli in cui abbiamo la svolta decisiva.

VOTO: 10

Alla tua scoperta 6: Liberazione

Abbiamo lasciato Lilly alle prese con l’incontro con la mamma Di Fey (la sua migliore amica) che le ha organizzato un appuntamento con la figlia per il giorno successivo. Stoneheart è furioso, qualcosa è sfuggito al suo controllo e ora non può fare altro che gestire al meglio questa nuova situazione. Lilly si aspetta una punizione che però non arriva, o meglio, Jeremy la vorrebbe controllare con del sesso violento, ma Lilly riesce a prendere il controllo e ribalta il momento a suo favore. Quello che però non si sarebbe mai aspettata è che il suo carceriere, dopo questo atto di insubordinazione della sua prigioniera, le facesse una dichiarazione d’amore in piena regola pentendosi di tutto. Le regole ferree (ad eccezione del collare) rimangono ma Jeremy comincia a dare segni di voler cambiare le cose e che Lilly diventi una sua pari e non una sua sottomessa.

Diciamo che si poteva intraprendere due strade per il finale di questa serie: il primo, Lilly scopre qualche punto debole di Jeremy Stoneheart e riesce a liberarsi, il secondo, Jeremy si pente e intraprende un percorso in cui si rende conto di ciò che ha fatto e libera Lilly. La Edwards ha scelto il secondo e ci può anche stare, anche se a mio avviso il passaggio da pazzo squilibrato a uomo innamorato e pentito è un po’ troppo repentino, ma quello che proprio non mi va giù è che a un romanzo che non si basa assolutamente su una storia romantica, diventi in un lampo una storia d’amore tra Lilly e Jeremy. Sì, Lilly parla ancora di vendetta, ma in realtà è solo una facciata perché a conti fatti gli perdona quasi tutto senza battere ciglio. Insomma, non sono rimasta soddisfatta di questo penultimo libro, è senz’altro scritto bene come gli altri, ma la forza e la tenacia di Lilly che mi avevano conquistata vengono totalmente messe da parte dopo che Jeremy diventa di colpo un uomo indifeso e pentito. No, mi dispiace, ma io non lo accetto. Speriamo che il settimo libro dia la svolta finale alla situazione.

Niente dell’immagine che proiettiamo lascerebbe intuire il minimo accenno di tutte le cose folli che determinano la nostra vita. Nulla nel riflesso mostra i segni di una donna violentata e di un uomo vendicativo. Niente accenna alla merda che nuota sotto la superficie.

VOTO: 5

Alla tua scoperta #7: Resurrezione

Lilly ha appena scoperto da Fey per quale motivo Stoneheart ha scelto proprio lei e la causa è stata Paul, il padre di Lilly, che da giovane ha distrutto la madre di Jeremy. In realtà Lilly non si ferma granché ad analizzare tutto ciò che l’ha portata ad essere presa prigioniera, ma lo accetta così come nel precedente capitolo aveva accettato tanti lati discutibili del suo carceriere. Questo settimo libro quindi non serve tanto a scoprire cos’è successo a Jeremy di tanto grave per farlo diventare totalmente pazzo, ma si concentra maggiormente su la riconciliazione di Lilly e sua madre e soprattutto sul tipo di controllo che Jeremy esercita su tutto il suo mondo: le fa credere di essere impazzita e di vedere cose che non esistono, la lascia indifesa in mezzo al nulla, si infiltra nelle vite delle persone che le sono vicine e controlla ogni sua parola e ogni suo gesto in qualsiasi momento della giornata e ovunque Lilly si trovi.

Continuo a sostenere che Lilly ha perso qualche rotella e continuo soprattutto a stupirmi del fatto che l’autrice quasi giustifichi i sentimenti che legano la protagonista a Jeremy. Non so se è tutto un modo per cercare di spiegare cosa passa nella mente delle donne abusate che continuano a rimanere con il proprio uomo violento, o se invece la Edwards racconti veramente una storia a lieto fine, ma in entrambi i casi il sesto e il settimo libro mi hanno fatto venire la pelle d’oca per alcune scelte che fa Lilly che oramai ha perso del tutto la mia stima. Nonostante riguardi i video di tutte le torture a cui Jeremy l’ha sottoposta, nonostante per sua stessa ammissione abbia paura di lui e soprattutto nonostante il fatto che Stoneheart le dia mille motivi per fuggire via a gambe levate, Lilly continua imperterrita a provare dei sentimenti per un pazzo scatenato e cosa ancora più sorprendente pensa di riuscire a cavarsela totalmente da sola, senza l’aiuto né della polizia né di Fey. Continuo a sperare che ci sia quel particolare che mi è sfuggito e che spieghi tutti questi comportamenti insani, perché dal mio punto di vista non è giustificabile che un uomo che ha violentato, picchiato e reso schiava una donna possa permettersi di essere redento nel giro di una settimana o poco più. Aspettiamo l’ottavo capitolo e vediamo.

“Perché, Jeremy?” sussurro. Sembra che lo stia supplicando, ma non è così. Sto solo… alle prese, ancora una volta, con la follia di quest’uomo. “Perché? Perché, perché, perché?”

VOTO: 5

Alla tua scoperta #8: Redenzione

Io sono sempre più sconcertata dalla direzione che ha preso la Edwards in questo romanzo. E’ passata dal proporci un personaggio femminile forte, indipendente e pieno di iniziativa a far diventare questo personaggio totalmente privo di concretezza, spina dorsale e rispetto per se stessa. Già nei precedenti capitoli avevo cominciato ad interrogarmi su che tipo di persona possa perdonare e convivere con il suo aguzzino, ma il questo ottavo romanzo mi sono resa conto che non solo Lily è totalmente dipendente da un bugiardo, violento e manipolatore, ma è diventata anche un’arrampicatrice sociale interessata più che altro a quello che può darle Jeremy, alla sicurezza economica che non ha mai avuto e al prestigio di essere la compagna di uno degli uomini più potenti al mondo. Spero vivamente che le donne che leggano il mio blog si rendano conto che al mondo c’è qualcosa di più importante dei soldi, della passione e del potere e che per nessun motivo al mondo si può diventare zerbini di chi all’apparenza è più forte di noi. Inoltre devo dire che gli ultimi libri mi sembrano più un allungare il brodo e visto che ogni libro costa 3,99€ mi ritrovo sbancata e ancora più delusa.

VOTO: 3

Alla tua scoperta #9: Possibilità

Credevo di aver visto la luce alla fine del tunnel della stupidità di Lilly e invece niente, continua imperterrita a giustificare i comportamenti malati di un uomo con gravi disturbi della personalità. La cosa che mi ha fatto venire i brividi è che fino al precedente capitolo, Lilly (forse con la sindrome di Stoccolma o forse con qualche danno cerebrale) fosse convinta di amare Jeremy perché la parte “Stoneheart” era momentaneamente sparita, in questo volume invece ama quell’uomo comunque, anche se la picchia, la umilia, e mostra in toto tutta la sua crudeltà. Io sono senza parole. Partita come una serie noir, si sta rapidamente trasformando in un’enorme giustificazione della violenza sulle donne con la scusa che “poverino, ha subito violenze da bambino… deve essere salvato”. Ma anche no! Non vedo l’ora che finisca e spero con tutto il cuore che la Edwards tiri fuori il coniglio dal cilindro e ci stupisca in modo positivo.

VOTO: 2

Trame:

  • Sottomissione

Ho superato il peggio. Sono uscita dall’oscurità ancora sana mentalmente.
Ora riesco a incontrare il mostro che mi tiene rinchiusa qui. Per la prima volta da quando è iniziata la mia prigionia, riesco a incontrare Stonehart.
Qualsiasi cosa desideri, sono pronta. Il collare può stringermi il collo, ma non sarò una prigioniera.
Una prigioniera non ha alcuna scelta. Una prigioniera non ha alcuno scopo.
Invece, una concubina? Lei ha sempre una scelta.
E oggi, scelgo di combattere.

  • Resistenza

Jeremy Stonehart è un uomo crudele e vendicativo. Vuole sottomettermi. Vuole che mi arrenda.
Non mi arrenderò mai. Non cederò mai. Non importa quello che mi costringerà a fare, combatterò sempre. Non dimenticherò il mio proposito.
Lascerò che Stonehart pensi di avermi piegata. Non mi faccio scoraggiare facilmente. Non importa quello che subirò, ricorderò sempre la mia forza. Ricorderò sempre che alla fine ho il controllo dell’unica cosa che lui vuole davvero:
La mia mente.
Non gliela darò mai.
Resisterò.

  • Castigo

So che sono qui per un motivo.
Stonehart mi ha rapito, mi ha privato del cibo e mi ha lasciato al buio… tutto per un motivo.
È un uomo freddo, ma non irrazionale. Ha un suo obiettivo. Non ho ancora scoperto quale sia.
Dovrei disprezzarlo. Non dovrei provare nient’altro che disgusto pensando a lui. Eppure… eppure a volte non è così.
Perché esistono quei preziosi momenti in cui mi fa sentire straordinaria. Apprezzata. Come una persona vera. Qualcuno a cui tiene davvero.
Lo so che queste fuggevoli attestazioni d’affetto non dovrebbero condizionare i miei propositi. Ma non sono lui. Non possiedo il suo autocontrollo. Non riesco a restare impassibile per sempre.
Poco a poco, la mia resistenza mi sta logorando.
Voglio ancora una rivalsa? Voglio ancora vendetta?
Sì. Sì, ovviamente sì. Voglio vendetta. Voglio un castigo.
Ma anche Stonehart vuole qualcosa da me. E la domanda spaventosa che si agita dentro di me è: alla fine sarà un castigo per lui o per me?

  • Confessioni

Sono mentalmente esaurita. Non so dove sbattere la testa. Sono di nuovo al buio, senza alcuna via d’uscita all’orizzonte.
Ma proprio quando ogni speranza sembra ormai persa, appare una luce in fondo al tunnel. Una confessione…che mi libera dalla stretta mortale della disperazione e dell’angoscia. Un’ammissione…che mi fa vedere sotto una nuova luce l’uomo avvolto dal mistero.
La rivelazione di Stonehart non potrà mai cancellare quello che mi ha fatto. Ma può bastare a farmi cambiare l’opinione che mi sono fatta di lui? Mentre trovo le risposte alle vecchie domande, ne emergono di nuove:
È possibile che un uomo possa cambiare?
È possibile che si penta di tutti i suoi peccati?
E, forse, la più importante di tutte:
Potrò mai perdonarlo?

  • Liberazione

Malvagio.
Questo è davvero il modo migliore per descrivere Jeremy Stonehart. Quando era Stonehart.
Lo è ancora? Non lo so. Man mano che mi rivela qualcosa in più su di sé, comincio a vedere un barlume dell’uomo sotto la superficie. Comincio a capire, in qualche modo, che perfino il male deriva da una fonte, da qualche seme iniziale che è germogliato e si è impossessato dell’anima di una persona.
Jeremy Stonehart era malvagio. Ma continuerà ad esserlo?
Lo scoprirò solo rimanendogli vicina fino alla fine. È la mia unica possibilità. È la mia unica alternativa. È l’unico modo per ottenere risposte, e l’unico modo per ottenere…
Vendetta.

  • Rinascita 

So perché sono stata presa.
Quanto cambia le cose questo? Non so dirlo. Ho ancora un debole per Jeremy, quando è Jeremy. Ma quando è Stonehart? Beh, in quel momento si sprigiona tutto il mio odio.
Devo diventare fredda, indifferente, e distaccarmi emotivamente per prendere la giusta decisione su cosa fare dopo. Jeremy rende difficile il distacco. Stonehart lo rende facile.
Quale lato di lui otterrò? Non lo so. Solo una cosa è certa: in questo momento, sto giocando la partita della mia vita… contro il miglior giocatore del mondo.
Vedremo chi cede per primo.

  • Redenzione

Mi sono fatta strada nel cuore di Jeremy, proprio come mi ero ripromessa.
Ma mentre prima volevo arrivarci per colpirlo… ora, non ne sono più così sicura.
La mia vita è ancora condizionata dai segreti. Segreti che non posso rivelare a nessun altro essere vivente.
Fey e Robin vogliono sapere. Vogliono sapere cosa mi sta succedendo.
Devo dir loro di no. Devo allontanarli perché solo Jeremy può unirsi a me in questo viaggio.
Lui c’è sempre. Lui è la mia unica costante. Le nostre vite sono irrevocabilmente intrecciate.
Non mi lascerà andare.
Desidero la pace. Ma voglio che sia reale, non la semplice quiete prima della tempesta.
Posso raggiungerla con Jeremy Stonehart?
È una strada impervia, ma in questo momento… sono disposta a provare.

  • Possibilità

Prendi una pistola. Puntatela alla testa. Premi il grilletto.
Bum.
È carica? Non si sa mai.
Mettere la mia vita nelle mani di Jeremy Stonehart è così. Stiamo giocando alla roulette russa. Lui mette alla prova i miei sentimenti, mi spinge al limite e poi mi riporta indietro.
Posso lasciarlo, ma non lo faccio.
Sto aspettando il colpo di pistola per sapere se c’è una pallottola dentro, in attesa di sapere se ho Jeremy… O Stonehart.
E così, solo nel momento della verità potrò scoprire se ho raggiunto la libertà—o l’oblio.

  • Il finale

Dicono che l’amore vince su tutto. So che la vendetta distrugge. Jeremy mi ha messo la pistola in mano e mi ha detto di sparare. L’ho lasciato vivere. Ora, le conseguenze di questa scelta mi stanno guardando dritto in faccia. Rose, Hugh, e Charles, tutti in un profondo sotterraneo, tutti con il collare addosso. Mio Dio, che cosa ho fatto?

Il Finale è la conclusione definitiva della serie ed è raccontata sia dalla prospettiva di Lilly che di Jeremy.

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